Covid-19: ricominciamo?

Il copione lo conosciamo benissimo: finisce l’estate, riaprono le scuole ed i contagi aumentano, con la conseguente crescita di ricoveri ospedalieri e decessi. Anche se ormai si fanno sempre meno tamponi, le ultime settimane hanno segnato una significativa ripresa dei contagi e le cose potrebbero ulteriormente peggiorare. Dobbiamo dunque preoccuparci?

Che la pandemia di Covid-19 abbia ormai esaurito la sua spinta non è soltanto una sensazione diffusa, ma è confermato dai dati sulla mortalità generale che – dopo quasi 3 anni problematici – sono finalmente tornati ai valori pre-Covid.

Il che non vuol dire assolutamente che il virus SARS-CoV-2 sia definitivamente scomparso dai radar. Il virus continua a circolare e nelle ultime settimane si segnala anche in Italia una crescita di tutti gli indicatori critici (contagi, ricoveri ospedalieri e decessi):

Numero di contagi settimanali registrati nel corso degli ultimi 3 mesi. Dopo aver registrato un minimo all’inizio del mese di luglio, la curva dei contagi ha ricominciato a crescere. (Crediti: Istituto Superiore di Sanità)
Andamento del numero di ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi attribuiti a Covid-19 nel corso degli ultimi 3 mesi. I dati sono misurati su base settimanale e sono normalizzati rispetto ad un campione di 1 milione di abitanti. I dati delle ultime settimane (evidenziati dalle aree grigie) sono ancora provvisori e probabilmente sottostimati. (Crediti: Istituto Superiore di Sanità)

Siamo comunque ancora su numeri molto lontani rispetto a quelli delle fasi più acute della pandemia. In altre parole, la Covid-19 circola ancora, ma il suo impatto sulla salute pubblica è confrontabile con quello di numerose altre patologie.

Non è quindi il caso di dare spazio agli allarmismi, ma non bisogna neppure affrontare il tema con superficialità: esiste comunque la possibilità che la pandemia ci riservi un “colpo di coda” e bisogna che le Autorità sanitarie tengano la situazione sotto attento controllo.

Tra poche settimane dovrebbe essere disponibile il richiamo aggiornato del vaccino anti-Covid che sarà somministrato assieme al vaccino per l’influenza stagionale. Le persone “diversamente giovani” o comunque fragili faranno bene a usufruire della possibilità di vaccinarsi.

Se poi qualcuno deciderà di non farlo e dovesse (speriamo di no!) contrarre una forma grave di Covid-19, ne subirà le conseguenze. Come si dice “uomo avvisato, mezzo salvato!”.

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