Il riciclo dei materiali plastici è un processo piuttosto complicato che può essere ottimizzato solo se i prodotti provenienti dalla raccolta differenziata vengono prioritariamente separati in base alla loro composizione chimica ed al colore. La presenza di una semplice etichetta applicata ad un recipiente di plastica può mettere in crisi i sistemi di selezione automatica. Se le etichette non vengono staccate prima di conferire i recipienti tra i cosiddetti “imballaggi leggeri“, contenitore ed etichetta rischiano di finire nella frazione non riciclabile. Ma un nuovo tipo di adesivo reversibile potrebbe risolvere tale problema.

Alcuni non ci avranno mai fatto caso, ma molti contenitori di plastica che vengono utilizzati per i detersivi ed altre sostanze che utilizziamo nelle nostre abitazioni richiedono – prima di essere avviati alla raccolta differenziata – che venga staccata l’etichetta. Sia l’etichetta che il contenitore sono costituiti da materiali plastici, ma si tratta di materiali che non possono essere riciclati assieme. Inoltre le etichette possono impedire ai sistemi automatici che gestiscono il processo di selezione dei rifiuti di individuare il tipo di plastica con cui è stato costruito il contenitore su cui sono applicate.
Non tutte le persone sono al corrente del problema e – spesso in assoluta buona fede – non staccano le etichette dai contenitori prima di conferirli nella raccolta differenziata. Questi materiali non potranno subire un trattamento corretto e fatalmente finiranno in un inceneritore, con gravi danni economici e climatici.
Un articolo pubblicato recentemente da un gruppo di ricerca britannico descrive uno sviluppo a livello di adesivi che potrebbe rappresentare una novità nel riciclo dei contenitori plastici. Si tratta di un adesivo reversibile che può essere utilizzato anche per incollare tra loro materiali plastici.
La nuova colla ha la caratteristica di essere stabile – una volta completato il processo di adesione – anche in caso di immersione in acqua, ma si tratta comunque di un prodotto reversibile nel senso che la colla si stacca rapidamente se esposta ad un ambiente fortemente basico o acido. Questo significa che l’etichetta potrebbe essere staccata facilmente durante la fase di preselezione del materiale da riciclare senza bisogno di un intervento manuale.
Un uso estensivo di questo nuovo tipo di adesivo potrebbe migliorare sensibilmente il tasso reale di riciclo dei contenitori di plastica. Si tratta di milioni di pezzi che ogni anno – invece di finire prematuramente tra le fiamme di un inceneritore – potrebbero essere adeguatamente riciclati.
La concreta possibilità che si realizzi questo cambiamento dipende anche dalle novità che interverranno a livello regolamentare. Come accade frequentemente, non possiamo escludere le reazioni degli attuali produttori di etichette “strappa e ricicla” che vedrebbero venir meno il loro mercato e che – comprensibilmente – faranno di tutto per mantenere lo status quo.
Se si vuole realmente spingere sul riciclo “reale” e non ci si accontenta di fare una raccolta differenziata solo di facciata (facendo finta di non vedere che – in realtà – la grande maggioranza dei materiali plastici conferiti nella raccolta differenziata finisce in un inceneritore) bisogna avere il coraggio di sostenere soluzioni innovative.
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